Con gli emendamenti proposti al DL 69/2024, il cosiddetto Decreto “salva casa”, potrebbero essere introdotte importanti modifiche in materia di normativa edilizia. Il pacchetto di emendamenti, concordato dal Ministero dei Trasporti con diversi altri Ministeri, intende semplificare le regolamentazioni edilizie e rispondere alle attuali esigenze abitative. Tra le modifiche più importanti segnaliamo quelle riguardanti l’abitabilità, quali l’altezza dei soffitti e la superficie minima interna delle abitazioni. Ad oggi la normativa in vigore è quella introdotta dal Decreto Ministeriale del 05/07/1975 che tra l’altro fissa l’altezza minima interna dei locali adibiti ad abitazione in 2,70 m., riducibile a 2,40 m. per corridoi, bagni, gabinetti, disimpegni e ripostigli. Lo stesso DM del 1975 ha stabilito che la superficie abitabile minima per persona deve essere di 14 mq per i primi 4 abitanti dell’immobile e 10 mq per ciascuno dei successivi. Inoltre, le stanze da letto devono avere una superficie minima di 9 mq se destinate ad una persona e di 14 mq se destinate a due persone. Ogni alloggio deve essere dotato di una stanza da soggiorno di almeno 14 mq. L’alloggio monolocale deve avere una superficie minima di 28 mq se abitato da una persona e non meno di 38 mq se abitata da due persone. Gli emendamenti di cui sopra, propongono di modificare il DM in vigore introducendo nuove misure così specificate: superficie minima abitabile da 28/38 mq a 20 mq in caso di monolocale per una persona e 28 mq per due persone. Una proposta, che in teoria dovrebbe portare a un aumento dell’offerta abitativa, specie di appartamenti molto piccoli piuttosto richiesti nelle grandi città e una riduzione dei canoni d’affitto. In fatto di altezza minima interna delle abitazioni, la proposta è di scendere dagli attuali 2,70 m. a 2,40 m., un’opzione che porterebbe alla regolarizzazione di un numero non trascurabile di appartamenti attualmente non conformi, come sottotetti e seminterrati.