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evidenza
28/10/2024

Sistema fiscale poco equo per l’85% degli italiani

Cosa pensano gli italiani del sistema fiscale del nostro Paese? Dalla recente indagine “Gli italiani e la grande ricchezza” realizzata da Demopolis per Oxfam emergono pareri piuttosto negativi. Su un campione di oltre 4 mila persone intervistate, quasi l’85% ritiene che il Fisco in Italia sia poco o per nulla equo, in quanto non risulta effettivamente progressivo come dovrebbe essere. Un malcontento che si traduce per un cittadino su cinque nel totale o parziale non rispetto del principio riportato all’art.53 della Costituzione, secondo cui tutti i cittadini sono chiamati a contribuire alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Dunque, italiani scontenti del Fisco in quanto ritenuto ingiusto, eccessivamente gravoso e moltiplicatore di disuguaglianze nel Paese. In questo senso, per oltre il 70% degli interpellati le disparità soprattutto economiche sono cresciute nell’ultimo quinquennio, parallelamente a una diminuzione nella parità di accesso a determinati servizi, sanitari in primis. Per cercare di porre un freno all’iniquità del sistema fiscale, il 67% degli italiani suggerisce di spostare la tassazione dal lavoro ai redditi finanziari, ai profitti e ai grandi patrimoni, mentre il 20% chiede un calo generalizzato delle tasse e solo il 13% non sa dare una risposta. Un dato interessante riguarda la sostanziale trasversalità delle risposte nell’elettorato riguardo l’inequità del sistema fiscale. Inoltre, tassare i grandi patrimoni con un’imposta europea è una richiesta sollevata dal 54% degli intervistati e, comunque, in generale, il 67% dichiara che i super-ricchi dovrebbero essere chiamati a far fronte maggiormente ai bisogni collettivi tramite una tassazione maggiormente progressiva. Risorse maggiori provenienti dai profitti dei ricchi che per il 68% andrebbero a sostenere maggiormente politiche per la sanità, la scuola, l’inclusione sociale e la transizione ecologica. Inoltre, solo il 30% degli interpellati ritiene che una maggiore tassazione dei grandi patrimoni sia da considerare come una sorta di demonizzazione dei profitti, ma il 38% pensa che possa essere il primo passo verso una tassazione patrimoniale generalizzata. Infine, prevale un senso di sfiducia nei confronti dei servizi erogati dallo Stato al punto che per la metà dei cittadini l’imposta rischia di vedere sprecato il suo gettito.

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