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angle-left Le proposte Ance sul Piano strutturale di bilancio
edilizia
14/10/2024

Le proposte Ance sul Piano strutturale di bilancio

Il Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029 rappresenta il documento di programmazione economica che stabilisce gli obiettivi e le prospettive di finanza pubblica dei prossimi anni. La sua pubblicazione è prevista dalla riforma del Patto di stabilità e crescita sottoscritto dagli Stati membri dell’Unione europea al fine di controllare le politiche di bilancio. Il Piano è stato approvato in data 9 ottobre dal Parlamento a seguito dell’esame delle Commissioni Bilancio di Camera e Senato. Prima dell’approvazione, il Piano è stato esaminato anche tramite diverse audizioni di rappresentanti di istituzioni, enti, associazioni di categoria, che si sono svolte in Parlamento. Tra queste, Ance, Associazione nazionale costruttori edili, che durante l’audizione presso le Commissioni riunite, ha espresso la propria posizione con l’intervento della presidente Federica Brancaccio che nella sua introduzione ha sottolineato l’importanza dell’innovazione programmatica rappresentata dal Piano come strumento in grado di garantire un percorso coerente di politica economica, superando la logica di emergenza e del breve periodo. La lettura del Piano, però, non ha rassicurato i costruttori riguardo la possibilità di un risanamento di bilancio che si realizzi mediante il taglio della spesa per investimenti. L’ Ance esprime le proprie preoccupazioni per le possibili conseguenze dovute alla riduzione dell’incidenza della spesa primaria sul Pil. La presidente Brancaccio, a tale proposito ha dichiarato che il Piano nel fare riferimento al contenimento della spesa primaria corrente e alla minore spesa per i contributi agli investimenti non indica strumenti efficaci per contenere le spese correnti. A tale proposito, Ance ha ricordato quando nel recente passato il rigore sui conti pubblici ha causato il rallentamento o il blocco degli investimenti delle PA con conseguenti mancata manutenzione del territorio e delle infrastrutture. Per questo Ance ritiene fondamentale che nella prossima manovra di bilancio non comprima gli investimenti pubblici ordinari per non rallentare la crescita economica e proseguire il percorso di innovazione avviato dal PNRR. Nel corso dell’audizione alla Camera, la presidente Brancaccio ha poi indicato i temi che secondo Ance dovrebbero avere un ruolo importante nella Legge di Bilancio 2025. Prima fra tutte la questione della casa, il cui settore si presenta con un vuoto di abitazioni a prezzi accessibili, colpendo in tal modo le classi meno abbienti e per questo propone la realizzazione di un Piano nazionale di housing sociale. Un altro elemento che dovrebbe essere al centro degli investimenti è la rigenerazione urbana che deve puntare sulla graduale sostituzione del patrimonio immobiliare obsoleto e dalla riduzione del consumo di suolo. Brancaccio ha anche ricordato che il nostro Paese essendo ad alto rischio idrogeologico e sismico necessita di un Piano nazionale di messa in sicurezza da tali rischi. Un altro punto critico sottolineato da Ance della mancanza di un piano strutturato per sostenere l’efficientamento energetico degli immobili, anche considerando che gli incentivi fiscali per la riqualificazione nel 2025 si ridurranno al 36% e che in Italia il 75% circa degli edifici è stato costruito prima dell’introduzione delle norme energetiche ed antisismiche.

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