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edilizia
14/05/2024

La tenuta all’aria degli edifici e come viene calcolata

Tra le performance fondamentali di un edificio rientra anche la tenuta all’aria, in quanto comprende diverse implicazioni del comfort abitativo. In particolare, la tenuta all’aria di un immobile è un fattore che influisce sulla qualità dell’aria, il rumore, i parametri termoigrometrici all’interno degli spazi abitativi. Senza contare gli aspetti di efficientamento energetico, riduzione dei consumi e delle emissioni. A tale proposito, risulta fondamentale l’analisi dell’involucro edilizio con test specifici che valutano la tenuta all’aria dell’edificio stesso. Tra le indagini strumentali il Blower Door Test rappresenta uno dei metodi maggiormente utilizzati per valutare la resistenza e la tenuta all’aria di un edificio o di una singola unità abitativa. Il BDT è uno strumento diagnostico che permette di misurare la permeabilità all’aria di un edificio e di individuare eventuali perdite o infiltrazioni, un aspetto fondamentale in tempi di efficientamento energetico degli immobili. Per tale motivo, oggi il BDT può essere utile anche in fase di installazione di nuovi infissi, oltre che nella verifica dell’efficienza di impianti di climatizzazione.

Il Blower Door Test prevede di pressurizzare l’immobile in modo da verificare la sua capacità a non disperdere l’aria attraverso l’involucro dell’edificio stesso. Per eseguire il test vengono seguite le linee guida indicate nella norma UNI EN ISO 9972:2015 “Prestazione termica degli edifici – determinazione della permeabilità all’aria degli edifici – Metodo di pressurizzazione mediante ventilatore”. Nello specifico, sono previste tre fasi: nella prima viene creata e mantenuta una depressione di 50 Pa durante la quale viene esaminata la superficie dell’involucro per cercare eventuali perdite; nella seconda fase viene creata una situazione di depressione crescente a partire da 10, 30 Pa proseguendo di 5 o 10 Pa fino a raggiungere 60 o 100 Pa e in ogni fase vengono registrati i flussi di volume d’aria; nella terza fase viene creata una situazione di sovrapressione in cui vengono ripetute le misurazioni effettuate nella seconda fase in modo da individuare anche le rimanenti eventuali perdite. Oltre a valutare la tenuta all’aria dell’immobile, il test permette di individuare eventuali punti di infiltrazione critici o difetti di costruzione. In sintesi, il test viene effettuato creando una differenza di pressione tra interno ed esterno tramite specifici ventilatori e strumenti pe misurare le variazioni. I dati raccolti durante il test vengono elaborati da un apposito software che produce i risultati finali.

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