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angle-left Il catasto solare Enea per valutare il potenziale fotovoltaico degli edifici
edilizia
12/05/2023

Il catasto solare Enea per valutare il potenziale fotovoltaico degli edifici

La svolta in termini di energia green rappresentata dal fotovoltaico può ricevere una spinta fondamentale grazie al potenziale rappresentato da tetti e coperture degli edifici di città, attualmente ancora poco sfruttato. A tale scopo i ricercatori Enea del Centro di Portici in collaborazione con l'Università Federico II di Napoli, hanno messo a punto una mappa catastale per la stima del potenziale fotovoltaico degli edifici di città. Uno strumento ad elevato contenuto tecnologico costituito da una mappa catastale tridimensionale ad alta definizione, completa di tutti le informazioni necessarie che possono essere messe a disposizione delle amministrazioni locali e regionali per una migliore gestione e pianificazione in tema di utilizzo di energie rinnovabili e transizione energetica.

Il “catasto solare” messo a punto da Enea, tramite uno strumento GIS permette di valutare accuratamente il potenziale di energia rinnovabile ricavabile installando impianti fotovoltaici sul tetto degli edifici urbani, tenendo conto di diversi elementi: la geometria di ogni edificio, le aree verdi, il livello di inquinamento dell'aria e l'impatto delle attività antropiche. Inoltre, Enea ha messo a punto un metodo che permette di calcolare la riduzione di radiazione solare causata dall'inquinamento da polveri sottili e che consente di determinare l'effettivo irradiamento solare disponibile, anche considerando fattori come l'orientamento dei tetti e l'ombreggiamento degli edifici. Il “catasto solare” è stato sperimentato nell'aria di Portici dove secondo le stime dei tecnici Enea l'installazione dei pannelli fotovoltaici sulle coperture idonee potrebbe portare a produrre fino a 500 GW/h l'anno. Lo step successivo di questo processo virtuoso è quello di mettere a sistema i dati raccolti dalla sperimentazione effettuata a Portici per consentire lo sviluppo di comunità energetiche, in modo da contribuire alla produzione di energia elettrica green per contrastare la scarsità energetica per la mobilità sostenibile, utilizzando parte dell'energia rinnovabile da fotovoltaico prodotta dalle comunità energetiche urbane per la ricarica dei veicoli elettrici.

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