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sostenibilita ambientale
02/10/2024

Edifici green, i nuovi criteri SBTI

In fatto di inquinamento atmosferico gli Science Based Target rappresentano gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 e degli altri gas che alterano il clima, in linea con quanto indicato dagli Accordi di Parigi del 2015 sul contenimento del riscaldamento globale. I criteri maggiormente riconosciuti per definire uno Science Based Target sono quelli catalogati dalla SBTi, Science Based Target initiative, un’organizzazione nata dalla partnership tra UN Global Compact (UNGC), World Resource Institute (WRI), Carbon Disclosure Project (CDP) e WWF. L’obiettivo principale della SBTi è supportare le imprese nell’adozione di obiettivi importanti di mitigazione dell’impatto climatico. La riduzione delle emissioni di gas climalteranti è un tema che riguarda in particolar modo il settore delle costruzioni, che è responsabile di un quarto delle emissioni dell’energia. Recentemente, SBTi ha lanciato nuovi criteri che riguardano la decarbonizzazione delle aziende e delle istituzioni finanziarie attive nel settore edile. In sintesi, i nuovi criteri dovranno seguire i principi stabiliti dal Building Sector Science-Based Target Setting Criteria, con specifico riferimento a quattro diversi criteri. Il primo riguarda l’impegno a interrompere entro il 2030 l’uso di impianti di riscaldamento, gestione dell’energia e delle risorse alimentati a combustibili fossili. In secondo luogo, è necessario accelerare l’efficientamento energetico degli edifici per ridurre i consumi e quindi le emissioni. In questo senso, SBTi, in collaborazione con Carbon Risk Real Estate Monitor (CRREM), ha sviluppato percorsi regionali per monitorare e ridurre le emissioni legate all’utilizzo energetico degli edifici, a partire dall’analisi delle caratteristiche delle singole reti elettriche locali. Il terzo criterio fondamentale è la riduzione delle emissioni incorporate iniziali, ovvero quelle legate ai materiali da costruzione impiegati, alla produzione, al trasporto e alla costruzione stessa. Non ultimo tra gli elementi fondamentali indicati da SBTi si trova l’adeguamento degli edifici inefficienti già costruiti, specie in considerazione del fatto che le stime indicano che nel 2050 l’80% degli edifici attuali sarà ancora in uso. Motivo valido per accelerare nell’efficientamento energetico degli immobili per poter raggiungere gli obiettivi Net Zero. In questo senso, il ruolo delle istituzioni e delle normative è prioritario. Ricordiamo che a livello europeo le norme più attuali sono quelle relative alla Energy Performance of Buildings Directive (EPBD) che nel nostro Paese è nota come Direttiva Case Green.

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