Il Documento unico di regolarità contributiva serve ad attestare la regolarità contributiva e assicurativa delle imprese e dei lavoratori autonomi. Dunque, in sintesi è il documento che certifica se un’impresa o un professionista è in regola con la normativa previdenziale e quindi con i versamenti Inps, Inail o alle Casse edili. Il Durc è indispensabile in diverse situazioni, ad esempio per poter partecipare a una gara d’appalto pubblica, per i lavori privati in edilizia soggetti a rilascio del permesso di costruire o di denuncia di inizio attività, ma anche per poter fruire di benefici contributivi concessi da enti nazionali o internazionali, per ottenere finanziamenti e sovvenzioni per la realizzazione di investimenti previsti dalla normativa comunitaria e per molto altro ancora. Il Durc può essere richiesto anche online accedendo direttamente al sito web dell’Inps o dell’Inail mediante autenticazione Spid, Cie o Cns. Verà generata una versione online con validità 120 giorni che attesterà la regolarità contributiva e assicurativa. Qualora emergessero irregolarità, il richiedente il Documento riceverà entro 15 giorni una richiesta di saldare i debiti con una descrizione dettagliata della sua posizione e da quel momento avrà 30 giorni per regolarizzarsi. Oltre che alle imprese con dipendenti e a quelle individuali senza dipendenti, il Durc deve essere richiesto anche dai liberi professionisti iscritti a specifiche casse previdenziali volontarie sia per poter partecipare a lavori pubblici che per poter accedere alle agevolazioni previdenziali e tributarie previste dalla normativa. In questo caso deve essere richiesto dal professionista o dal lavoratore autonomo direttamente alla cassa previdenziale di appartenenza, dato che non può essere rilasciato da altri soggetti come Inps e Inail.