Gender gap, in aumento le iscritte ai corsi STEM
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Gender gap, in aumento le iscritte ai corsi STEM
Le materie scientifiche non sono più esclusiva prerogativa dei ragazzi. I dati infatti indicano che è in aumento il numero di studentesse iscritte ai corsi STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics). La percentuale dell'ultima rilevazione di Almalaura infatti indica il 40,9%, con una lieve ma indicativa crescita rispetto al 39,4% rilevata dai dati Censis sull'anno scolastico 2020-2021. Non solo le donne sono in aumento, ma ottengono anche un voto medio di laurea superiore rispetto ai loro colleghi: 104,2 per le ragazze, rispetto a 102,3 per i ragazzi. Inoltre, le studentesse risultano più regolari nel terminare il proprio corso di studi: il 57,6% di loro ha concluso gli studi nei tempi previsti, contro il 53% dei maschi.
Ciò detto, risulta però anche che le aspirazioni e i percorsi di studi tecnico-scientifici non trovano ad oggi pari opportunità per le giovani donne rispetto ai colleghi uomini. Dall'Osservatorio InDifesa realizzato da Terres des Hommes e Oneday Group, su un campione di oltre 2.000 ragazze tra 14 e 26 anni, quasi il 54% ha dichiarato che le proprie scelte, ambizioni e passioni riguardo a studi specialistici e carriera lavorativa sono state limitate da stereotipi e retaggi maschilisti. A sostegno di quanto affermato, le opportunità maggiori di sbocco lavorativo e di carriera nelle professioni Stem sono ancora a favore degli uomini. L'indagine Almalaura sottolinea che a 5 anni dalla laurea il tasso di occupazionale è al 94,1% per gli uomini contro il 90,9% delle donne. Un gap evidenziato anche sotto l'aspetto della retribuzione lavorativa: la media di stipendio per gli uomini è pari a 1.837 euro contro 1.621 euro delle donne, vale a dire oltre il 13% in meno.
Le disparità di presenza e di stipendio nelle professioni Stem fanno ancora più riflettere in quanto sono proprio le professioni tecniche ad avere un peso particolare nella transizione economica e digitale del Paese, come indicato nel PNRR. In effetti la limitata rappresentanza femminile nelle professioni tecnologiche e scientifiche è un dato allarmante, specie se rapportato alle nuove tecnologie e alle nuove imprese, ambiti all'interno dei quali si sta costruendo il futuro e per questo ove è necessario abbattere determinati pregiudizi. Per fare ciò in maniera sistematica e definitiva, appare sempre più chiara la necessità di sostenere le scelte delle giovani donne alla radice, promuovendo un orientamento mirato allo sviluppo delle proprie passioni e ambizioni già a partire dalle scuole primarie e, parallelamente, anche all'interno dei nuclei familiari, dove ancora oggi spesso le ragazze non vengono sostenute nelle loro scelte “originali” e fuori dai soliti stereotipi.